LA QUARESIMA

I quaranta giorni che precedono la Pasqua vengono vissuti dai fedeli come un periodo di preparazione e conversione per prepararsi al meglio alla Pasqua.

È un periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua; secondo il rito romano inizia il Mercoledì delle ceneri e si conclude il Giovedì santo, mentre secondo il rito ambrosiano parte dalla domenica successiva al Martedì grasso e si conclude il Giovedì santo con l’inizio del Triduo pasquale.

Tale periodo è caratterizzato dall’invito alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino che prepara alla celebrazione della Pasqua, che è il culmine delle festività cristiane.

MOMENTI COMUNITARI NELL’UNITA’ PASTORALE
MOMENTI NELLE SINGOLE PARROCCHIE
QUARESIMA: PERCHÉ QUARANTA GIORNI?
QUARESIMA, PERCHÉ IL VENERDÌ E’ DI MAGRO?

MOMENTI COMUNITARI NELL’UNITA’ PASTORALE

Durante la quaresima la nostra parrocchia propone i seguenti appuntameni comunitari di preghiera:

MERCOLEDI’ DELLE CENERI – Proposta per l’intera Unità Pastorale a Calcio

  • Ore 20:30 – Liturgia dela Parola e imposizione delle Ceneri (Chiesa Arcipretale)
  • Ore 20:45 – Cammino penitenziale a tappe (Via Giovanni XXIII)
  • Ore 21:15 – Liturgia eucaristica (Vecchia Pieve)

GIORNO DELL’ASCOLTO – Ogni giovedì presso il Santuario della Rotonda

Ore 20:30 – Ascolto della Parola, silenzio di meditazione, condivisione e conversazione nello Spirito

ADORAZIONE EUCARISTICA PER ADOLESCENTI E GIOVANI – Ogni domenica presso la Chiesa di Santa Maria In Campagna

  • Ore 21:00 – Esposizione di Gesù Eucarestia, invito e introduzione alla preghiera e silenzio di adorazione e contemplazione
  • Ore 21.50 Conclusione comunitaria

PROMEMORIA UTILI

  • Il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono “di precetto” sia il digiuno che l’astinenza dalle carni.
  • Ogni venerdì di Quaresima è “di precetto” l’astinenza dalle carni.
  • Nei venerdì di Quaresima a Calcio è sospesa la S. Messa pomeridiana.
  • Ogni giorno, dalle ore 6:50 alle ore 7:30, don Angelo è in chiesa arcipretale a Calcio… a disposizione anche per le Confessioni.
  • Sono a disposizione i sussidi quaresimali preparati da don Andrea per le ragazze e i ragazzi.

MOMENTI NELLE SINGOLE PARROCCHIE

CALCIO

DURANTE TUTTE LE SANTE MESSE FERIALI

Preghiera delle Lodi (mattino) e del Vespro (pomeriggio)

MERCOLEDI’

Ore 07:00 – S. Messa per studenti e lavoratori

VENERDI’

  • Ore 16:30 in chiesa arcipretale – Via Crucis per bambini e ragazzi
  • Ore 20:30 – Via Crucis itinerante per giovani e adulti (in caso di maltempo la Via Crucis si terrà in chiesa arcipretale)

PUMENENGO

VENERDI’

  • Ore 16:30 in chiesa parrocchiale – Via Crucis per bambini e ragazzi
  • Ore 20:30 – Via Crucis itinerante per giovani e adulti (in caso di maltempo la Via Crucis si terrà in chiesa parrocchiale)

SANTA MARIA

2° e 3° VENERDI’ DI QUARESIMA

Ore 17:00 in chiesa a Santa Maria – Via Crucis per bambini e ragazzi

DAL 4° al 6° VENERDI’ DI QUARESIMA

Ore 20:00 – Via Crucis itinerante per giovani e adulti (in caso di maltempo la Via Crucis si terrà in chiesa parrocchiale)

QUARESIMA: PERCHÉ QUARANTA GIORNI?

Già nel IV secolo la grande festa di Pasqua è preceduta da una preparazione di quaranta giorni, sia per i catecumeni che sono stati scelti per ricevere il Battesimo che per tutti i fedeli che intendono ribadire la loro adesione a Cristo.

Sul numero quaranta ha influito il simbolismo biblico:

  • quaranta sono i giorni del diluvio;
  • quaranta sono gli anni dell’esodo;
  • quaranta sono i giorni trascorsi da Mosè sul monte Sinai;
  • quaranta giorni durò la lotta di Davide contro Golia;
  • quaranta sono i giorni del cammino di Elia prima di incontrare il Signore sul monte Horeb;
  • per quaranta giorni Giona annuncia la parola di Dio a Ninive;
  • quaranta sono i giorni del digiuno di Gesù nel deserto prima di iniziare la sua missione;
  • quaranta sono i giorni durante i quali il Signore risorto appare ai suoi e li prepara alla loro missione.

Il numero quaranta è chiaramente un simbolo per indicare un periodo di lotta, di fatica, di purificazione in vista di grandi eventi, di importanti scelte, di un nuovo capitolo nella storia della propria vita.

QUARESIMA, PERCHÉ IL VENERDÌ E’ DI MAGRO?

L’astinenza, in particolare dalla carne, risale all’Antico Testamento e per alcune circostanze allo stesso mondo pagano, anche se ha avuto ampio sviluppo nel monachesimo cristiano d’Oriente e Occidente. Una severa alimentazione combatteva le tentazioni e la concupiscenza della carne, favorendo l’ascesi e il dominio spirituale del corpo.

Preme piuttosto sottolineare che il digiuno con l’astinenza – cioè un pasto al giorno, evitando determinati cibi – è congiunto alla preghiera a Dio e all’elemosina: un trio che, già presente nell’Antico Testamento, contrassegna la pratica penitenziale della Chiesa.

È quanto viene affermato nella nota pastorale della Conferenza episcopale italiana del 1994, Il senso del digiuno e dell’astinenza. Nella penitenza l’uomo è coinvolto nella sua totalità di corpo e spirito: si converte a Dio e lo supplica per il perdono dei peccati, lodando e rendendo grazie; non disprezza il corpo, lo modera, e rinvigorisce lo spirito, non si chiude in sé stesso ma vive la solidarietà che lo lega agli altri uomini.

Ma perché queste tre espressioni rientrino nella prassi penitenziale della Chiesa devono avere un’anima autenticamente religiosa, anzi cristiana. È quanto si propone la citata nota pastorale, in applicazione di una delibera del 1985, sollecitando una convinta ripresa della prassi penitenziale tra i fedeli. Il digiuno dei cristiani trova il modello e il significato originale in Gesù.

Il Signore non impone una pratica di digiuno, ma ne ricorda la necessità contro il maligno e nella sua vita ne indica lo stile e l’obiettivo. Quaranta giorni di digiuno precedono le tentazioni nel deserto, che superò con la ferma adesione alla parola di Dio: «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).

Il riferimento a Cristo e alla sua morte e risurrezione è essenziale per definire il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza come di ogni forma di mortificazione. Nella tradizione cristiana, sotto gli influssi monastici, le comunità hanno delineato forme concrete di penitenza, il digiuno con un solo pasto nella giornata, seguito dalla riunione serale per l’ascolto della parola di Dio e la preghiera comunitaria.

Con il Vaticano II si chiede un aggiornamento pastorale nelle motivazioni e nelle forme, soprattutto mediante le opere di carità, giustizia e solidarietà. Nella distribuzione dei tempi e dei giorni sono privilegiati il triduo pasquale, in particolare il Venerdì santo e il Mercoledì delle ceneri, oltre l’astinenza dalla carne nei venerdì dell’anno.

Fonte: Famigliacristiana.it

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2025