TRE ORATORI… UN’UNICA COMUNITA’ ORATORIANA
Il nuovo Anno Pastorale si apre con una celebrazione attesa e qualificante: la “Festa dell’Oratorio 2025”. I ragazzi e i giovani di Calcio, Pumenengo e Santa Maria devono sapere che la Chiesa ha una proposta originale ed una promessa di vita da offrire loro: la sequela di Gesù. Nel Suo volto possono riconoscere la bellezza “divina” con la quale essi stessi sono “marchiati a fuoco”; nel Suo Vangelo… il “motore” irrefrenabile per liberare la loro libertà; nella Sua croce… la vocazione all’amore “estremo”. Insomma, vogliamo rilanciare l’investimento educativo della Comunità, che crede ancora nella capacità dell’Oratorio di essere “la necessaria palestra di vita dove la preghiera, l’istruzione religiosa, il gioco, l’amicizia, il senso della disciplina e del bene comune, la letizia e il rigore morale si fondono insieme per fare, dei ragazzi e dei giovani, cristiani forti e coscienti” (Paolo VI, 1977). La combinazione tra “orazione” (da cui deriva il termine “oratorio”) e aggregazione dei giovani, coinvolti, da protagonisti, nelle più varie attività (associative, caritative, liturgiche, musicali, teatrali, culturali, sportive, missionarie…) si è rivelata, nei secoli, una “miscela” esplosiva.
I nostri tre Oratori si inseriscono in questa lunga tradizione, riconoscenti per la passione educativa di tanti preti che, in mezzo alla gioventù, hanno speso le loro energie migliori di mente e di cuore; grati per la disponibilità di tanti laici, uomini e donne, che hanno servito, nei modi più diversi, la causa della crescita umana e cristiana di intere generazioni.
Oggi, che la Chiesa di Cremona affida alle nostre tre parrocchie l’intenzione e il proposito di vivere una “unità” non puramente formale, tocca a noi rendere i nostri tre Oratori un’unica Comunità oratoriana. Che esalti, valorizzi, incrementi le risorse di ciascun Oratorio secondo una logica di condivisione… e di rispetto. Degli spazi e degli ambienti, ma anche della storia, dei cammini, dei vissuti che hanno meritato a ciascun Oratorio la definizione, sempre attuale e, comunque bellissima, di “casa che non ha porte”, aperta missionariamente a tutti i ragazzi, gli adolescenti e i giovani che siano disponibili ad entrare in contatto con l’esperienza della fede e, magari, a lasciarsene interpellare. E a trovare l’aiuto, l’accompagnamento, le proposte perchè “la scelta di fidarsi del Signore” risulti effettivamente “piena di vita”.
Il tema della nostra settimana oratoriana è emblematico: “SperANDO’ …e subito si misero in cammino!”. Il richiamo al Giubileo in corso è evidente: siamo “pellegrini di speranza”, disponibili a lasciarci guidare dallo Spirito anche su percorsi inediti, più rischiosi, più audaci… per dire a tutti che siamo di Cristo, conquistati da Lui, baciati dalla fortuna di averLo incontrato. Ne siamo coscienti: l’unica Comunità oratoriana “in tre Oratori uguali e distinti” (aiuto: sembra una formula trinitaria!) è davvero un cantiere aperto… Costruire senza demolire è un’operazione delicata, architettonicamente complessa. Solo un “artista” geniale come “l’Amore di ogni amore” (Turoldo) la può realizzare senza danni collaterali. L’iniziativa, perciò, non è solo pastorale ma soprattutto… spirituale. Certamente non clericale. E tutti, a vario titolo, ci coinvolge. Noi, poi, beneficiamo di una grazia impagabile e immeritata: la presenza, tra i nostri ragazzi e giovani, di un “prete-assistente”, il quale – lo dice la parola stessa – “assiste”, ovvero è vicino, accessibile, dedicato particolarmente a loro. Un servizio a tempo pieno, paterno e fraterno, vigile, amorevole e illuminante, che esige un enorme investimento di fiducia e, spesso, una pazienza a tutta prova… a fronte di qualche soddisfazione e di non poche disillusioni.
Nel ricco programma della “Festa dell’Oratorio 2025” ci sono appuntamenti assolutamente irrinunciabili: la celebrazione eucaristica domenicale d’inizio e di conclusione. Da tenere in nota anche la testimonianza che, sabato 30 agosto, ci offriranno i nostri giovani dopo l’esperienza del Giubileo a Roma con papa Leone. E, giovedì 4 settembre, l’incontro straordinario con l’attrice Claudia Koll, “disarcionata” per grazia da una vita superficiale e dissipata durante il Giubileo del 2000, radicalmente e felicemente trasformata dalla misericordia di Dio. E che dire, poi, dei tanti momenti di divertimento, garantito da ingredienti come la “Cena con delitto”, i tornei sportivi, i giochi per i ragazzi, la “Serata… pirati”, i revivals del Grest e del dopo-campo in montagna, e la musica, la buona gastronomia, la convivialità? Tutte occasioni per vivere e riscoprire le nostre relazioni nel segno della familiarità, dell’informalità e della gratuità…
Purtroppo, per colpa di quell’antipatico rompiscatole dell’Arciprete, quest’anno non sarà allestita la pista da ballo: perchè – insiste don Angelo – «la Festa dell’Oratorio… non è una festa come le altre!». «In che senso?» chiederebbe un iconico personaggio cinematografico interpretato da Carlo Verdone. Nel senso che la Festa dell’Oratorio… è tanto di più.
Ultimo aggiornamento: 23 Agosto 2025